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Emergenza Giustizia: dalla Corte di Cassazione alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, negli uffici centrali manca 1 lavoratore su 4. La...

"Non sono sufficienti nuove assunzioni", attaccano i segretari regionali di categoria. "E infatti le 4.200 unità previste nel 2019 in tutta Italia, eccezion fatta per i 903 assistenti giudiziari che saranno rapidamente assunti dalla graduatoria degli idonei dell'ultimo concorso, entreranno in servizio solo all'esito delle procedure concorsuali. Occorre puntare su coloro che resteranno negli uffici, i quali vanno valorizzati dal punto di vista professionale e incentivati dal punto di vista economico. Accanto a questo occorre procedere subito a definire la programmazione triennale del piano assunzioni: la condizione è tale che non si può più perdere tempo ed esiste un esercito di idonei e lavoratori formati in grado di sostituire da subito il personale che va in pensione".

"Quella che prospettiamo è una strada alternativa a quella delineata dal ministro Alfonso Bonafede, senza oneri aggiuntivi a carico dello Stato", proseguono Di Cola, Chierchia e Narcisi. "Scorrimento delle graduatorie interne degli idonei per i funzionari giudiziari e progressioni giuridiche, ossia cambi di profilo come ad esempio da assistente giudiziario a cancelliere esperto o da operatore ad assistente giudiziario, e poi passaggi di area per le restanti qualifiche, ausiliari, contabili, informatici e linguistici".

"Per questo abbiamo scritto ai responsabili degli uffici giudiziari centrali e chiesto di mettere in atto iniziative condivise da sottoporre al ministro" concludono i tre segretari. " Il gap va colmato subito. Con strumenti veri, e senza perdere tempo su questioni irrilevanti come le impronte digitali".

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